Kaili's Artwork

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Kaili con i suoi lavori e grazie ai giochi di colore dei suoi disegni riesce a trasmettere Tanto; un 'tanto' con la T maiuscola in quanto in esso rientra una mescolanza di forti emozioni: precisione, occhio al dettaglio, passione, poesia.
Grazie alla sua arte ci ha stregata e lasciata a bocca aperta, i suoi disegni sono un mondo di sfumature da esplorare.
Scoprite di più su di lei, lasciatevi sedurre...

D: Ciao! Raccontaci un po' di te.

R: Ciao! :) Sono Martina (o Kaili se preferite), vivo a San Donato Milanese e sono una grande appassionata di disegno e di colore. Dopo anni di liceo artistico e di Scuola Internazionale di Comics a Brescia, lavoro come colorista digitale per un fumetto in collaborazione con due miei amici. Nel corso di questi mesi ho collaborato con la McGuffin Comics, pubblicando nel loro volume "Il Cimitero degli Amori Perduti" cinque tavole disegnate e inchiostrate da me.
Nel tempo libero lavoro come illustratrice freelance, disegnando fanart di personaggi di videogiochi e non o figure principalmente femminili. 





D: Come ti definiresti tu nei confronti della tua arte?

R: Uhm, è una domanda difficile. Cerco sempre di esprimere me stessa principalmente tramite i colori (che io reputo la parte più importante perché dà anima al disegno), e, anche quando non sono pienamente soddisfatta del risultato finale, do sempre il meglio di me. Sono meticolosa e stacanovista, posso lavorare per ore e ore estraniandomi da tutto il resto e... amo complicarmi la vita! 
Ho cominciato a colorare e disegnare fin da quando ero piccolissima, l'arte è tutto il mio mondo. Avere una matita in mano (o la penna della tavola grafica ahah) è la mia fonte di felicità, la mia vita. 
So che devo ancora migliorare in tante cose, ma è anche vero che sono disposta a tutto pur di arricchire le mie conoscenze.






D: Cosa vorresti esprimere attraverso i tuoi lavori?

R: Vorrei trasmettere, attraverso i miei lavori, tutto l'amore che provo verso ciò che faccio. Generalmente non sono una persona espansiva e brava nell'esprimere i miei sentimenti (sigh), ma molte persone mi hanno fatto notare che riesco a farlo attraverso i miei disegni. Vorrei esprimere tutto ciò che le mie parole non riescono a dire, tutto il mio essere che viene represso per le mie insicurezze. Vorrei affascinare chi guarda i miei lavori con i colori che ho scelto, con le composizioni dei vari elementi che ho usato per una determinata illustrazione. Vorrei che le persone notassero la mia crescita insieme ai miei lavori.


D: C'è stato un momento della tua vita che ha influito maggiormente sul tuo essere artista?

R: Oddio, anche questa è una domanda difficile! Credo ci siano stati più momenti che hanno influito sul mio essere artista, nel corso della mia vita. All'asilo volevo diventare assolutamente una pittrice, ma è stato alle elementari che mi sono appassionata ai fumetti, scarabocchiando storie sconclusionate. Allora non ero ancora sicura di voler diventare una fumettista completa a 360°, credo che la scintilla si sia accesa all'ultimo anno del liceo, quando le professoresse portarono me e la mia classe ai vari stand di numerose Università o Accademie d'Arte. Lì ci fu una specie di rivelazione: dopo svariati anni a pensare a cosa avrei potuto fare, improvvisamente volevo a tutti i costi diventare una fumettista. Quel momento ha cambiato la mia vita, da allora non facevo altro che scarabocchiare di nuovo tavole su tavole (non fatte proprio bene, ma l'importante per me era divertirmi!). 
Durante i miei tre anni alla Scuola di Comics, cominciai a rivalutare l'importanza del colore sui miei disegni. Insomma, ho avuto molti momenti di confusione, ma alla fine sono riuscita a capire cosa voglio fare veramente nella mia vita.


D: Quali sono le tue influenze? A cosa ti ispiri?

R: Nel mondo dei coloristi digitali da cui traggo -o almeno cerco- di trarre ispirazione sono Paolo Barbieri, Barbara Canepa, Mirka Andolfo e Giacomo Bevilacqua. Spesso mi soffermo tantissimo su alcune vignette e/o illustrazioni per i loro colori e... mi innamoro ogni volta.
Per il mio modo di disegnare non ho qualcuno a cui ispirarmi in particolare. Diciamo che cerco di creare uno stile tutto mio, ma sempre guardicchiando di qua e di là! Al liceo mi sono ispirata molto allo stile Liberty, credo che la mia professoressa di disegno mi abbia un po' odiata!







D: Con quale tecnica o in quale ambito senti di esprimerti meglio?

R: Attraverso le mie illustrazioni e le colorazioni digitali che uso per i fumetti. 
Per le illustrazioni adoro usare come base la matita e passarci sopra i colori digitali. E' una specie di tecnica mista, infatti per questo genere di illustrazione cerco sempre di non abbondare con i colori, preferendo qualcosa di più semplice.
Coi lavori prettamente digitali è tutta un'altra storia, uso così tanti colori diversi che a volte Paint Tool SAI si arrabbia con me e si blocca.


D: Che messaggio manderesti ai tuoi fan?

R: Sicuramente direi a loro di non abbandonare i propri sogni. In qualsiasi cosa nulla è facile, ma è solo grazie alla propria determinazione (aggiungerei anche tanta pazienza ahah) e passione che si raggiungono i risultati più belli! 
Prendete le critiche come qualcosa di costruttivo per voi stessi, anche se possono farvi male. E' un modo per migliorarsi, per crescere e ampliare i propri orizzonti, l'importante è non perdere la fiducia nelle proprie capacità. L'arte ci accompagna per tutta la vita, cresce insieme a noi diventando una parte importante della nostra esistenza. Va nutrita e accudita, ma mai abbandonata. 


Potete trovare Kaili anche su Facebook (qui) e Deviantart (qui).



Alla prossima!
Scar&Scarlett.





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